Rovine archeologiche nei territori fragili. Nuovi approcci tra conoscenza e progetto in due opere di Toni Gironès

Autori

  • Francesco Marras Università degli Studi di Cagliari
  • Elisa Pilia Università degli Studi di Cagliari

Parole chiave:

abbandono, memoria, topografie operative, progetto operante, paesaggi culturali

Abstract

Il presente contributo si inserisce all’interno dell’articolato dibattito inerente al recupero dei territori fragili, luoghi interstiziali, di scarto, abitati da architetture in stato di rovina che ne accentuano il carattere frammentario e fatiscente. Tra queste rovine però, quelle archeologiche, possono contribuire a rafforzare l’identità dei luoghi assumendo un nuovo ruolo di simbolo del riscatto testimonianza del passato, attraverso il loro recupero e la loro fruizione. Da tale riflessione sui territori fragili e dell’in-between sono stati individuati due casi studio in cui la conoscenza, l’analisi e il progetto dell’intervento si interrogano profondamente sul senso della continuità nei confronti delle rovine archeologiche e del loro potenziale: i siti di Can Tacò e Forns oggetto del progetto di recupero dell’architetto catalano Toni Girones entro la rete delle architetture di epoca romana della periferia commerciale e industriale di Barcellona. Attraverso essi si propone un nuovo modo di ripensare questi luoghi, partendo dalla loro capacità di resilienza, dalla comprensione dei silenziosi processi di mutamento li hanno portati alla condizione attuale di ‘scarto’ sociale, economico e politico e dalla conoscenza e ri-progettazione di ciò che resta.

 

 

 

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Pubblicato

2023-01-17 — Aggiornato il 2023-05-20

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